mercoledì 17 agosto 2011


s/t

sta sempre in mezzo, non si sposta mai,
nemmeno dalla scala di servizio, dal palco
che le è dato, e così prende a dipanare
della lana, in silenzio, una pasta fine, dolce,
che si irradia dalle dita, mentre i martiri
del prossimo giorno si preparano a marciare
verso la nuova meta dello smarrimento

sta sempre in mezzo, non si sposta mai,
è così, come la luna che sta in pieno mezzo
ad ogni nostro casino, mentre il cranio
prende a sbattere, pensando che così è dato
e non si possa più virare, usare il bastone
per mettersi a vogare, fuori dal prossimo
giorno che è una meta in smarrimento

sta sempre in mezzo, non si sposta mai,
dal campo di visione tutto sembra lungo,
lunghissimo, il ciclo delle cose che sta
in mezzo al casino, si irradia dalle nostre
dita, ed è così, come una luna presa
mentre sbatte, marcia fuori dal silenzio
di un giorno come meta e smarrimento

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