lunedì 23 gennaio 2012


colloidale (2009)


osservando continuo al centro della casa il disastro l'avvento 
finale del cactus nano nell'innesco aperto la catalisi ineffabile 
catarsi inerziale slittando chiede se sta per finire o slitta 
vibratile verso se attraverso il vivente si sia dentro 
qualsiasi disastro di spazi o se ricomparire ma nascondere 
il grembo grigio voglia dire riportarsi ad ogni tempo 
adesso ignoro se detona ma ora e sempre al proprio posto 
c'è un treno slabbrato nel fischio non può se grido
esplode se ciò che rimane è una sola parola che svicola
scivola dagli aghi al bruciore stringendo recupero 
l’esausto l'olio in combustione la linfa appuntita
per l'immagine che finalmente prende fuoco

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