martedì 18 dicembre 2012


il seguito di quella poesia di natale

"I tronchi d'albero sono delle apparizioni, 
«grandi personalità di giudici».
 Disse: « Pronunciano grandi sentenze! 
Queste terribili sentenze!"
Bernhard

dunque eccoti natale parabolico, natale con la doppia,
cristo BBURAGO, costituito è inevitabile di
molte evoluzioni a rotta di collo e volùte
incaricate della morte e gincane che assolvono
più o meno la stessa funzione, di' la verità esprimi 
sempre una sola gara, all'infinito, l'ananke di una corsa
calamitata, votata non al traguardo ma a questa 
fedeltà, alla striscia magnetica che replica la luce 
come traccia madreperlacea di lumaca e non c'è sorpresa
nel tracciato, nelle forze invisibili dei telecomandi
che inarcano l'aria, non c'è differenza e la somma
del mondo produce un numero pari - poiché ciò che si ripete
nella conta binaria non è l'identico ma l'identico è il ripetersi 
di ciò che si ripete, dai ripetitori: l'interferenza.
ma al mio segnale. quando le ruote entrano in vigore
e la luce è una fiala, è una folla e l'albero imprime
la sua presenza come un verdetto
nel buio, nella grande notte del salone

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