giovedì 29 marzo 2012


forteressecourage (2010)

il polso è frequente, prende aria, sbracciato
e così arreso, prova la combinazione in gesti
e lacere estensioni: nervi che si sommano
agli arresti, alle macchie e alla linfa
ibridata al quando senza rischi
di chiusura, a tutto ciò che tiene, focolaio
che è lesione, tolleranza, grazia a perdere


– per l'attimo che è cantico e chiamata, scarto
e madonna noia delle usanze stazionarie,
tesa ancora a una sembianza: sosta al cono
d'ombra dei tratti volti nella pietra,
arresa la sete da una vena esplosa
come scorza piegata e distrazione;
tempie e mani di una scelta: è qui,
non si va mai per cime spezzate –

(una testa in pietra per l'Arno – a sciacquare
i panni – come il Modigliani sommerso
al taglio della tela, per le prossime cornici
lasse, disusate – un così semplice, banale
fibroblasto rotolato dal monte Falterona
verso mercati chiusi; gli levino i graffi,
i segni del tempo a questo velo
incancrenito, la piena di un sudario
che lascia verticali attonite, allarmi
spenti, posti all'entrata sotto
il semplice peso di una grata)

domenica 25 marzo 2012


monsieur dice: disponetevi in tre file da cinque persone. voi quattro là in fondo, licenziati.




0.0.

dicono: ma come è possibile?

monsieur dice: lettera di licenziamento qui, sulla mia postazione, adesso.

dicono : come?

: lontani dalla scrivania, ora devo parlare.




0.1.

monsieur dice: i buoni combattenti, quelli di prima mano, per intenderci, che stiano qui, mi servono.
: dite alla vecchia, quella del piano di sopra, di mettere in conto la sconfitta. d'ora in poi le indagini di mercato le faccio io.

: ditele anche di attendere l'opportunità di sconfiggere il nemico. chiedetele qual è il nemico, e vedete cosa vi dice. 

: fatemi sapere.




0.2.

monsieur dice: posso dirvi che l'assicurazione contro la sconfitta è nelle nostre mani. sono andato a firmare le carte adesso.

: dite alla vecchia che non ho intenzione di muovermi un millimetro. 
(# metafora della poltrona come atto resistenziale)

: la possibilità di sconfiggere il nemico è fornita dallo stesso nemico. 

: questo è, ovviamente, un errore del nemico. vi è chiaro o sto parlando al vuoto?





0.3.

monsieur dice: il buon combattente può assicurarsi contro la perdita azionaria.


chang yu dice: dai grafici non sembrerebbe. lei nasconde la disposizione delle sue truppe, fa perdere le loro tracce, non prende le precauzioni necessarie.

monsieur dice: cosa ci fa qui lo stagista? esigo spiegazioni. io sono certo di poter sconfiggere il nemico. (# da qui il detto: "monsieur sa come vincere")




0.4.

monsieur dice: sia lodato monsieur.

i dipendenti dicono: sempre sia lodato.

monsieur dice: niente voci fuori campo.




0.5.

chang yu dice: il titolo cala in borsa di dieci punti giornalieri. (# potrebbe essere un errore di traduzione)

monsieur dice: tutti sono contro di me.

: per dimostrarvelo, vi mostro i miei piedi sulla linea di difesa.

: sono in piedi. ora ridatemi la sedia.

: il briefing è finito, andate in pace. 




0.6.

monsieur dice:  il generale abile in difesa si nasconde negli angoli segreti della terra.

: inoltre, è solito usare metafore di massima riservatezza.

chang yu dice: completerà una discreta vittoria [...] (# corruttela del testo. pare che lo stagista allunghi una mano verso monsieur, ma non riusciamo a comprendere lo svolgersi dell'azione).

: non è che qualcuno di voi ha visto la mia busta paga?




0.7.

i dipendenti dicono: no. monsieur l'avrebbe detto.

monsieur dice: bravi. chang yu, tu non percepisci nulla, cioè non hai percezione di nulla. 

: ergo, non puoi prevedere l'azione prima che si avveri.

chang yu dice: si era parlato di un rimborso spese.

: signori, bisogna distruggere il nemico, non perdiamoci ora.

: ci rivedremo per la cena di lavoro. niente ade, basta che svoltiate verso destra. 

: vedrete un'insegna a cinque stelle. sarò lì ad attendervi. 

: conto unico, si intende.




0.8.

monsieur dice: volevo intrattenere tutti voi con la reale qualità delle cose.

: stiamo progettando di spostarvi segretamente in catena di montaggio. solo così potremo scoprire le reali intenzioni del nemico.

: non riservate la vostra approvazione per cose che il mondo non può comprendere.

: non durerà molto, vi dò la mia parola.




0.9.

monsieur dice: cos'ho detto?




0.10.

monsieur dice: spiegatemi cosa ci fa sun tzu dietro la mia scrivania.

: oppure, rendetemi grazie.

sabato 24 marzo 2012


biagio cepollaro, ballata dei mondi (fabrica, 1993-1997)



per mondi virali 

per mondi virali attaccati nei punti deboli dei sistemi
immunitari per opportune mutazioni per batteriologiche
e più moderne

epidemie si cancella d’un botto l’appena nato costume
aperto di relazioni tra i sessi d’un colpo si fanno fuori
decenni

di lavoro sull’inconscio col veto più efficace di qualsiasi
cattolico voto impazza in occidente il maligno per l’oscuro

sangue che traligna

mercoledì 21 marzo 2012


ripartizione della volta (2012)


adesso devi andare allora osserva il bianco di lesione in cicatrice 
per la notte estesa altrove fino al campo ottuso dello specchio 
andata avanti sui chilometri senza ritorno per distanze appena
appresa dalla luce e pensa a ciò che non succede se non guardi 
assorto verso il punto che non circola degli astri o per le sorti 
di una delle mille attenzioni verso il moto nell'idea che prima 
o poi dovrai porre rimedio all'anomia della visione e suturare 
ogni passaggio assiduo per colpi e colpe andando a vuoto 
ad iniziare dalla retina mancando agganci a corpi erranti 
appesi sulla volta e pure avendo scorte proprio al centro 
della via a terminare l'esistente per se stesso o per te solo 
osservi un'altra via di sorta in cui rimane tutto per cosciente
remissione o inalterabile dai moti ai modi opposti e stabiliti
dentro mondi di persone assorte e sillabate in questo niente
in questo breve tempo che non risente di attrazioni e desideri 
cosa fare del consulto della divisione in brani e tracce disperse 
per gli anni di distanza per quello che non viene mai da solo 
e solo allora interpretare per predire nella pietra per qualcosa 
che non potrà accadere se non in altro caso di effetti sentiti 
o attraversati e notazioni spinte fuori per inerzia pur sapendo 
cosa fare e se non implicarsi in opposti e rotazioni mascherate 
dagli sbarramenti adesso devi andare e indaga il fegato e oramai 
il poi non è più il dopo smarrito che grida nell'abito che smetti 
o appena smesso fermato dopo lunga osservazione delle stelle
grida ancora in cerca del reciproco per malattie degli occhi
o le ferite e il mare gonfio di aria estratta e soluzioni dentro 
al vuoto in cui vederti solo a far barriera da percosse e fenditure 
rese adesso feritoie aperte e imposte nelle viscere senza temere
che gridando dietro non si veda senza luce e poi soltanto 
invano o il vano come nuovo punto da cui parta un fuoco
atteso per bruciare arreso al ricevente della parte giusta
in sfregio al posto non più possibile ma così immobile conta
mai davvero realizzata credendo in tutto ciò che potevamo

venerdì 16 marzo 2012


classi di resistenza



acque d'impasto


arriva la mattina _ mentre si dorme quanto si dorme _ per ogni centimetro del nome _ non si replica nel giorno _ non parla _ contiene fibre utili per l'esistente _ continua il proprio passato _ prosegue i suoi trascorsi _ passa indietro _ rimane su ciò che resta _ non ricorda la strada del giorno precedente _ fa le scelte peggiori _ prende la via d'uscita al centro _ accoglie il verbo che le sta di fronte _ il cammino che la porta da se stessa _ ha una sindrome particolare _ vuole le bozze _ gli innesti delle ore _ ogni volta inizia dal piede _ corregge ogni progetto _ si impasta nelle scarpe di qualcuno _ sbaglia _ sbaglia in qualcosa _ vede solo angoli arrotàti bene _ cose che non la raccontano giusta _ che durano poco _ restano appena tempo di sbagliare tutto _ cose che non si tolgono nulla _ nemmeno l'eccesso _ hanno risposte giuste per ogni itinerario _ sanno tutto ma niente del ritorno _ godono a farsi manifeste _ a perdersi _ non si raccontano a nessuno _ vietano l'insorgenza della febbre _ cose che sono ombre rintracciate _ giorni di assenza in più _ liberati dai percorsi precedenti _ perdendosi a ritroso _ trovando la via _ oggetti che la guardano una volta _ si guardano fra loro solo per la prima volta _ gli oggetti guardano la prima volta della materia prima _ sanno che le cose in vista sono più difficili _ che nemmeno i flussi si risolvono da qualche parte _ reagendo alla mattina _ sanno quanto è dura estrarla _ non possono impedirla _ non ne bloccano la nascita _ conoscono il minuto _ il dettaglio che non va _ il tempo rigido del giorno _ la consistenza degli orari _ di nuovo hanno timore _ il senso ruvido del palmo contro il palmo _ la radice amara dei pronomi _ l'impasto che le serve a proseguire _ e lingue non morte _ non ancora _ ma morte poco più in là _ vengono parlate _ le dicono di girarsi per il bene _ dicono altro _ le danno avvio _ ma quale? _ e come? _ o meglio quando? _ rispondono indicando in là _ guardando al campo termico dell'esistente _ la completezza _ il fatto di non morire _ mentre dormi e sai _ mentre dormi _ quanto è pieno il fatto di non morire _ quanto può esserci di pietà o abbandono _ nell'avere la strada giusta ai piedi _ i piedi dove termina la valle _ il perché della paura _ alzarsi _ vedere altre spalle oltre alle proprie _ e l'acqua per prima _ battuta un po' oltre _ mentre gira altrove _ comprati tutti i raggi del pianeta _ il fatto di ottenere una risposta _ correggere ogni rotta con la stessa paura _ tranquilla _ trascorsa così _ respirando per mezzo del proprio corpo cavo _ tenuto stretto nella mano _ mattina si volta verso il mare _ il mare identico a questo muro _ che è la spiaggia trasformata in mare _ che è il mare trasformato _ e sa che è pieno di pietà _ rimane uguale _ sa che non prosegue _ che non si tiene insieme _ che quando non arriva _ tutto è uguale a lei _ tutto è pericoloso

martedì 13 marzo 2012


messages hors service - #02 - deep puddle theme song, d.p.d., the taste of rain... why kneel (1999)



«la poesia invece è stata rimpiazzata dal rap, attraverso il quale continua a essere viva e vegeta». 

j. franzen

forse viene troppo comodo partire dalle assurdità, dette o fatte da qualcuno, per scrivere un post. è troppo comodo se non si ha una qualche controprova dell'assurdo, benché circoscritta a un'area minoritaria della controversia. se si ha questa controprova, però, è bene farla vedere a qualcuno, magari a chi si occupa della conservazione, dello status quo argomentativo. 
se sei in ascolto, chiunque tu sia, fai uno sforzo e fatti un favore: leggi qui sotto. 
non si tratta di rimpiazzo, ma di espansione.

d.b.


*


descending on the center _ from the outskirts of obscurity _ with a raised fist _ symbolization of the urgency _ strength blowing kisses and winks toward adversity _ subtle yet as vital as the ink on your currency _ I’m currently spiraling sinking inking melatonin toning governing soft _ naturally firm in “lost _ fell off the edge of the whirlpool” thoughts _ intangible _ in this civilization _ lacing loud scream _ slew attachment to parchment _ in my apartment we all wear yellow rubber jackets _ give me some more I’d like to taste _ swallow it whole and wipe your face _ tickling at your sense of thought _ this square is brought for knowledge _ apply it ripples twisting _ twisting your gnomes trickle _ or lack of the above _ this crowd submerge yourself in puddles light reflecting off soft waves _ make it a blurred aspect subject _ to ponder the vertical dynamics of further respect _ one cannot truly feel the mass between the top and bottom points _ h2o is a symbolism we have chosen to use as an anointment _ thoughts are sent _ thinking it skimming it skip in dip in my entire action creator and popular inflator flotation devices are your vices _ dislocate your elevator _ later you will yearn and pray if the liquid form break from the norm _ open wide face up to attempt to and take particles from the storm _ you’ve thirst for substance of decisive ground _ twice as round as your skin’s tough wait no further _ we touch bottom and break surface depth as our eldest daughter _ with your eyes and no one's fear  

I took a dip last week through the liquid that gathered _ near the tip of that peak that exists in my matter _ I taught myself to survive without my feet on the ground _ I never felt so alive as when I drowned _ a pebble moistened _ vines dripped _ drip _ blessed drip _ we’re saved _ a puddle

bestill the shores bend and splash _ heavy rye on life preserve _ but still pouring friend _ I’m asking asphault may I melt here _ beat down by the aquarium that we all deserve to break from _ reflecting what's observed _ deep straight and every curve _ swerve and meant to contend with four _ with life form purposes served _ I put my greatest foot into the ice cold pool _ and roll off the most intense of steps been ever _ the rebels _ leviathan _ risen _ prominence _ wet stone _ monolith _ drinking _ continence _ and the unanimous smells leaking definitely _ is sour of audience _ captive _ isn’t it _ the end and the all-muddied, that’s our humble home _ “you” is a soaked in yes _ release _ niagara _ anxious _ fragments _ pause _ deep puddle dynamics _ we _ an arched antartical snow ball falling through the deserts _ set sensitive _ a fluid too present for dense _ I see numerous seeds free-floating upon the chemistry _ evaporation is non-existence in this conglammorate form by energy _ the dawn contorts the destiny _ pathway unpredictable _ ripples hold the visions _ a chisel in it now positions _ visions waving and squiggling constantly moving hard to realize my eyes _ ears in listening are tools for saving you from your intelligence demise

I took a dip last week through the liquid that gathered _ near the tip of that peak that exists in my matter _ I taught myself to survive without my feet on the ground _ I never felt so alive as when I drowned _ a pebble moistened _ vines dripped _ drip _ blessed drip _ we’re saved _ a puddle

I’m in love with a flying mermaid _ she brings me glass of air and plates _sings me songs of how we used to love concrete _ all my dreams are coral reefs and my love is a tree _ and we view shattered moon like chattering of all the things we (gonna) wanta (oughta) be _ my sweet sound safe cab beauty is far up longing stare at the determined mariner _ navigating through those debating our interest value _ envisioning a reach to arrive on an island where anxious waiters fill the beach _ surfacing for breath, inhale, and then return to the depths _ submerged in the verses where the worth is kept _ viceless _ exotic _ exciting until we evaporate _ draw my mass upon your peninsula _ aquatic colors to illustrate _ the sailing power set within a siren stone _ longing to reach the shore, engulf themselves in music free of pours of mideon _ my word is my springboard _ wearing my water wings for the dive _ and I slit my throat for gills in the event I gotta survive _ we are the raft _ the bank _ the drift _ the kelp _ the 40,000 leagues of inspiration treasured never discovered _ untouched by timeless traveling _ amoebas see the crest overbearing _ no sea-faring individuals are present in my crowd staring _ standing _ fathoming the distance between the existing rationalizations _ against the average pistons fascinations _ it’s handheld _ however as hard as the waves break _ it would take eight hands to craft the puzzle of the puddle’s sake

took a dip last week through the liquid that gathered _ near the tip of that peak that exists in my matter _ I taught myself to survive without my feet on the ground _ I never felt so alive as when I drowned _ a pebble moistened _ vines dripped _ drip _ blessed drip _ were saved _ a puddle we’re all having fun _ laying in the moss _ layed down the tower _ before we all trip _ one finger _ two finger _ three finger _ pregnant _ row row row your reel _ gently down the stream _ merrily _ merrily _ merrily _ merrily _ life is but a sinking feeling

mercoledì 7 marzo 2012


lì sotto, anche: (seconda vista)



non hanno mai creduto tanto da perdersi nella coscienza _ ora vogliono il mio voto _ ritardo ad attivarmi _ hanno idee per attirare chi ha più fame di loro _ tracciano una la linea di separazione sul primo canale _ con il tubo catodico congiungono ogni stomaco con il loro : se potete, urlate : fuori da questo non potrà succedere _ hanno tutti smesso di rispondere a chi gli chiede della sofferenza _ possiedono un cordone ombelicale _ sanno che non c'è motivo di orgoglio nella casa _ sono stati riprodotti in vari formati _ sono sempre uguali a prima _ non conoscono il desiderio di porre fine a tutto questo _ contano meno di nulla _ sono la causa di ogni carestia _ anche di quelle della luce _ dicono di essere "a breve termine" _ rimangono per sempre dentro al corpo : se potete, urlate : provano a farsi arrestare _ hanno cercato di spostare il piano semantico molte volte _ puntano sulla mancanza delle istituzioni _ la loro permanenza terrena è stata allungata da una nuova alternativa _ hanno deciso di viversi tutto insieme _ fissano un giorno alla settimana per levarsi le scarpe e tirarle contro un capo di stato _ non sanno se piangere o meno _ partecipano a ciò che viene fatto _ ad ogni fatto _ non si ricordano la mossa giusta _ la mossa era quella di lasciare la linea di demarcazione della vita a venti piedi dagli occhi _ notano che le persone non reagiscono fino a quando non si sentono scoppiare addosso qualcosa _ magari un pezzo di vetro _ mostrano al pubblico che loro non sono il corpo _ che si estinguono giorno per giorno _ uno per uno _ lasciano a tutti la loro idea _ il contrapporsi ad ogni cosa solo quando è chiaro che nessuno si precipiterà a salvarli _ uno può decidere di non cambiare : se potete, urlate : loro possono combattere _ così gli è stato detto _ non è possibile recuperare nulla da loro se non questo _ non sono da nessun'altra parte _ si preparano ad essere ciò che hanno sempre desiderato _ non sono pronti per tornare a ciò che volevano davvero _ tutti stanno al proprio ​​punto di partenza : se potete, urlate : ancora inerti _ seduti con gli occhi all'altezza dei piedi _ le loro tensioni se ne vanno con l'idea _ il corridore non li rappresenta _ è ancora lì nascosto _ saranno tutti squalificati _ non sanno se ridere o meno _ si chiedono dov'è finito il sonno _ lo chiederanno a tutti noi _ ci chiedono dove siamo finiti _ sono di fretta e non sanno cosa sta accadendo loro _ conoscono ogni angolo di porfido _ sanno che la pioggia reclamerà il loro obiettivo _ il mondo _ lo fa diverso _ ora sono gusci _ conchiglie _ a volte soffiano per cento volte contro un muro _ saranno al sicuro dalle malattie _ non hanno motivo di pensare _ per loro il caldo è l'unica idea di questo giorno _ un giorno che il cranio non  può conservare _ minacciano di farsi esplodere _ e non c'è niente che si apra in questa breve storia _ se non la paura stessa di un corpo che può cadere _ un moto universale _ la breve oscillazione dell'andare _ magma che riduce a una coppia sola tutto il tempo di un'intera folla _ non è che odiino il fatto di doversi difendere _ se ancora una volta danno tempo al tempo _ riflettono soltanto su una cosa _ l'idea di rimuovere del tutto l'unità _ vorrebbero un altro giorno disponibile _ che un giorno nuovo per ogni settimana fosse ancora possibile _ che questo venisse loro incontro rassicurandoli _ cambiasse tutto _ distruggesse tutto ciò a cui hanno preso parte _ togliesse dalla memoria ciascuna delle cose fatte _ anche il fatto di piangere da svegli