giovedì 13 settembre 2012


POESIA DI DIO NUMERO 3

altre cose che dio prevede la morte sono le manifestazioni studentesche soprattutto se il pomeriggio / prima vi siete visti tutti in palestra per scrivere lo striscione dove vi rubano / il futuro, ma non è finita perché dio gli basta anche solo / un uniposca per le date sui muretti e jim morrison / sull'eastpack e subito gli sale la morte nei tuoi confronti / idem per il minimo sospetto di j ax e club dogo / praticamente indistinguibili da corriere.it, / inoltre dio è ora di fare chiarezza su alcune vicende primo lo scherzo che uno entra / e chiede ad es. il phon e un altro subito / dice sì ce l'ho nello zaino, questo dio non è d'accordo / infatti tutti lo hanno sia fatto sia visto fare, / chi ha modificato gli screensaver dell'aula computer alle medie con "viva la mitika 3c" dio sfodera la morte, / poi mi dispiace ma le canne sono una grossa bugia è infatti / scientificamente provato che non producono né effetti né storie divertenti, quindi dio decreta / basta dire mentre stavamo fumando ecco che ha luogo questo aneddoto e purtroppo / anche qui dio è implacabile, dio non gli sfugge per anni ti sei rifiutato di credere che il wrestling / fosse tutta una montatura e anche se oggi / ti sei ravveduto mi dispiace non c'è scampo, / dio se ti tuffi nella fontana non importa cosa stai celebrando, purtroppo / è facilissimo che ti vale la morte, / pure non conviene indispettire gesù a riguardo dei tatuaggi / tribali o anche di nomi es. ragazza/o amico nipotina mamma / ma sono considerati gravi anche / i dragoni o le farfalline (sulla caviglia è un'aggravante / pesantissima) e in effetti proprio tutto e attenzione non importa se quelli / a tempo o invece quelli per sempre, anche se lavi il tatuaggio oppure se laser il marchio / di Caino resiste ai lavaggi e non viene via neanche all'inferno, / poi un appunto sui sorrisi dei bambini cioé è sufficiente enunciarli una volta soltanto e ti guadagni / l'iscrizione tempestiva nella blacklist del cristo

lunedì 10 settembre 2012


daniele bellomi - cut (2012)

non sanno ancora come distorcere l’originale: mancano le tracce audio. i suoni sono quelli di un annegamento: pare che qualcuno parli sopra. fanno benzina, poi certificano quello che è rimasto da mangiare: ottengono sconti su lavandini, cure mediche, beni di consumo, erbe, bendaggi gastrici, cariche detonanti, custodia dei figli. fai la tua parte, poi ti guardi indietro per vedere dove è rimasta. tengono presente il pil, poi fanno riferimento al peso lordo, totale, alla tua riconoscenza dopo qualche mese. considerano l’extra, sanno che possono tagliare dove vogliono. discorsi precisi, sotto scorta, scavati dove c’è l’inutile.

martedì 4 settembre 2012


il mistero di MONTOLIVO: un primo accenno


"guarda i suoi tiri come tentennano"

oggi pensavo a montolivo. come sempre, da che esiste. pensavo che è un giocatore unico: nessuno può sostituirlo. né lui può sostituire qualcuno. perché quando montolivo perde un pallone, dice il mio amico stefano, e io con lui: quando perde un pallone non perde solo un pallone, li perde tutti. non esiste nessuno in grado di perdere il pallone così totalmente, così profondamente perderlo. smarrirlo così alla radice. quasi lo abbandona, lo lascia orfano sul ciglio del campo. e sbaglia sempre in un modo tanto scontato, tanto naturale che neanche mandano il replay.
un regista a ritroso, lo specialista del filtrante all'indietro. sentiamo sempre dire che "montolivo lì è un po' adattato", non importa dove è schierato. allora io ho provato a dividere il terreno di gioco in quadranti, come a battaglia navale. una battaglia che vede montolivo perennemente affondato, montolivo a picco. e mi fingevo il dramma di questo giocatore che 3 metri più a destra fa schifo, un metro più indietro: ancora schifo, più avanti: sempre schifo, ma lì, proprio lì, in quel fazzoletto di campo asciuga le sue lacrime, su quella precisa zolla eccolo risorgere nuovo, risorgere campione.

io ti sogno così, riccardo, padrone indiscusso del tuo metro quadro. ma la verità è che non sei "un po' adattato": sei molto disadattato. al calcio. sei incompatibile col calcio.
allora eccoti, riccardo, ti vedo, per la prima volta ti vedo nitido, non sfocato come un tuo passaggio, vittima di questo grande equivoco: sei un vero portento, sei un ciclone. peccato che il tuo ruolo debba ancora essere inventato. io la tua posizione me la immagino così: una sorta di zona grigia tra il campo e la panchina, dove giochi da solo, incontrastato, dove combatti le tue paure, riccardo, le tue ZONE LETALI (http://www.youtube.com/watch?v=XEwMMCl229g). dove non c'è direzione, dove non esistono retropassaggi e filtranti, ma ogni passaggio è giusto nel momento stesso in cui scaturisce. dove non ci sono compiti, non c'è tattica.
la verità è che non sei tagliato per il calcio euclideo, dove le parallele del compagno e del pallone proseguono la loro inarrestabile corsa e non si incontrano mai, nemmeno si salutano. tu sei la stella di un calcio metageometrico. che non c'è. ma allora perché ci sei tu, riccardo? e infatti, neanche a dirlo: è questo che fai in campo. è questo che fai, prima ancora dell'errore, prima ancora dell'idea dell'errore (tu le cose non le sbagli: le pensi già sbagliate, già diverse, fuori asse). scompari.

sabato 1 settembre 2012


POESIA DI DIO NUMERO 2

dio non gli va bene se vuoi conoscere nuove culture / non gli va a genio la faccia marrone che si stacca dal buio / siccome sudata e lì rimbalza il flash della digitale samsung / da 80 euro presa al fuori tutto euronics / per documentare il divertimento e l'amicizia / in particolare stai certo che dio ti ammazza la vita se nelle foto / fai la linguaccia pensando simpatia e perché no ribellione / invece dio stima queste cose la morte a bruciapelo / dio inoltre non gli va assolutamente giù / il tuo colletto su, della camicia, che sfiora la nuca / così grande che è un bavaglio una gorgiera / un'altra cosa che matematico dio ti uccide è fare / nuove esperienze o in generale comunque è un'esperienza / poiché cristo è morto contro di te e la gita di quinta a praga / contro tutte le capitali europee e i bed & breakfast / sei ancora quello della cena dei cento giorni / uomo del mio tempo che inviti anche i professori e solo quelli più informali vengono / cioè spesso tutti tranne quello di ed.fisica ma perché / ha dieci classi e tutte lo invitano / ma poi comunque questi professori / che anche loro erano alunni / saltano l'after / e proprio su di loro dio si accanisce e gli somministra la sopraccitata morte / stanne certo che dio ti applica la morte per ogni prato per ciascun pranzo al sacco / puoi scommetterci che ti intima la morte alla tempia per ogni pedalò e ogni risció / perché la strada che porta all'inferno è lastricata / davvero male e c'è un posto /proprio per te con il braccialetto di caucciù più metallo / nella voragine


eexxiitt: resurfacing

 eexxiitt: resurfacing: diverse popolazioni si bloccano scegliendo la pietà, dividono spese, coefficienti: somme ponderali, punti base. quanto può costarmi = “vola...