giovedì 14 marzo 2013


daniele bellomi - debris (2013)


daranno un occhio mentre crolla, crawl, fin dove strisciano
va bene. vedi come si sfogliano al discount, cantando un po’,
lasciando banconote sui cartelli dei lavori. l’unico libro
che hanno letto della serie sta in catena di montaggio:
sanno piegarsi, poi pregano se possono, non profetizzano
quando hanno da eseguire, sono serial, incontrali se vuoi.
monta la rabbia che è loro, che sanno essere prevista,
perché alla fine buttano edifici e danno crepe, salti verso
il vuoto per sparire, concrete, in corruzione degli appalti.
si tolgono le scarpe mentre passano la fondazione: il loro
andare è frequente, groundless, se grondano, pensando
che nulla sia dovuto e mai se poi ritornano, ouverture,
lasciati aperti a senso nel denaro, che dona loro, quando
questo potrebbe avrebbe fine: che non ci sia ritegno
dove tutto è dato per dovuto. credono il, non credono il,
sono contratti, contras per i colpi di chi non può reagire:
andranno avanti. c’è solo fango ovunque, e loro sanno. 

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